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martedì 11 novembre 2008

Aproposito la Salat - Hadith I

Nel nome di Alàh il Misericorde il Clementissimo

Venne riportato da Abi Huraira – che Allàh si compiaccia di lui, disse: Disse il Messaggero di Allàh – che Allàh lo Benedica e lo Abbia in Gloria: “Se gli uomini sapessero ciò che è [riservato di buono] nel richiamo (cioè l’Adhan) e nella prima fila [della preghiera], avrebbero sorteggiato tra loro per questi”. Riportato da Bukhari e Muslim nei relativi sahih.

 

روَينا عن أبي هريرة رضي اللّه عنه، قال‏:‏

قال رسولُ اللّه صلى اللّه عليه وسلم‏:‏ ‏"‏لَوْ يَعْلَمُ النَّاسُ ما فِي النِّدَاءِ وَالصَّفّ الأوَّلِ ثُمَّ لَمْ يَجِدُوا إلاَّ أنْ يَسْتَهِمُوا عَلَيْهِ لاسْتَهَمُوا‏"‏

رواه البخاري ومسلم في صحيحيهما

mercoledì 18 giugno 2008

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Roma, 16 giugno 2008 Lettera aperta:immigrati irregolari e clandestini e diritto all'assistenza sanitaria.


In questi giorni ci giungono diversi quesiti sulle nuove norme sulla sicurezza e diritti sanitari e segnalazioni circa la difficoltà di accesso all'assistenza sanitaria da parte degli immigrati irregolari e clandestini. La Società Italiana di Medicina delle Migrazioni è un network scientifico che dal 1990 si occupa dei temi legati all'assistenza sanitaria ed alla salute degli immigrati presenti in Italia e che collega molte delle realtà del privato sociale, del volontariato e del pubblico che si interessano di tale problematica (attualmente circa 620 soci e 7 coordinamenti territoriali ed oltre un centinaio di strutture di riferimento pubbliche e del volontariato laico e confessionale), ed in base a questa vasta esperienza vogliamo precisare alcune cose e fare delle considerazioni nel merito.

L'Italia nei riguardi della popolazione immigrata ha una normativa sanitaria particolarmente illuminata, coerente con il mandato costituzionale (art. 32) e con un sistema sanitario di tipo universalistico ed equo (almeno sulla carta ma spesso anche nella prassi). Dal 1998, con il Testo Unico sull'immigrazione (D.L.ivo 286/98) si è stabilita la possibilità di accesso ai servizi sanitari in una ottica estremamente inclusiva: quasi la totalità (94%) degli stranieri con regolare permesso di soggiorno hanno il diritto/dovere di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (a parità di condizioni con i cittadini italiani) ed una parte ne ha facoltà attraverso una iscrizione volontaria (4%). Coloro che ne sono esclusi (turisti, uomini d'affari con soggiorni brevi, ...) devono avere una assicurazione sanitaria privata, avendo comunque sempre garantiti gli interventi d'urgenza.

Anche gli immigrati irregolari e clandestini hanno il diritto ad essere assistiti e non solo per l'urgenza ma anche per le cure essenziali (cioè quelle non gravi nell'immediato ma che se trascurate possono portare a situazioni critiche direttamente ed indirettamente), per interventi di prevenzione e di continuità assistenziale (in particolare per donne, bambini e per coloro con malattie infettive), attraverso il codice STP (Straniero Temporaneamente Presente). "L'accesso alle strutture sanitarie (sia ospedaliere, sia territoriali) da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano" (comma 5, art. 35 D.L.ivo 286/98). Quest'ultima norma, tuttora pienamente in vigore, è presente nell'ordinamento italiano già dal 1995, attraverso un decreto legge (D.L. 489/95, art.13 più volte reiterato) voluto ed approvato dal centro destra anche con i voti della Lega. E questo perchè la "logica" della norma non è solo quella di "aiutare/curare l'immigrato irregolare" (per altro deontologicamente assolutamente corretta!) ma in particolare di tutelare la collettività: prevedere la denuncia contestuale alla prestazione sanitaria, creerebbe una barriera insormontabile per l'accesso e spingerebbe ad una "clandestinità sanitaria" pericolosa per l'individuo ma anche per la popolazione laddove possano esserci malattie trasmissibili.

Ormai esiste una significativa documentazione sul tema compresa la posizione degli ordini dei medici italiani, di alcune società scientifiche e dei ministri della sanità europei ... che sottolineano l'indispensabilità di questa impostazione per garantire concretamente la salute per tutti (è assolutamente intuitivo come il batterio, il virus o il parassita non faccia distinzione di etnia, status giuridico o colore della pelle).

Vogliamo sottolineare come questo clima di enfasi della "sicurezza" e criminalizzazione degli immigrati stia producendo danni per la salute degli immigrati stessi (tutte le strutture in Italia che si occupano di assistenza sanitaria ad immigrati irregolari denunciano una riduzione preoccupante degli accessi e non perchè siano diminuiti tali stranieri ma per il clima di sospetto e paura creatosi con ripercussioni gravissime anche sulla collettività: pensiamo alle badanti che non vengono a farsi curare o immigrati che vanno a lavorare in condizioni precarie di salute, o che vivono in condizioni di promiscuità con altri immigrati in regola o con italiani in condizione di fragilità sociale...). Per tali ragioni, potremmo dire che il "pacchetto sicurezza", pur non contenendo condizioni ostative all'accesso ai servizi sanitari, per come è stato previsto, percepito e presentato, di per sè è "patogeno" (causa di malattia/patologia) per gli immigrati e per la collettività.


Il Consiglio di Presidenza della Società Italiana di Medicina delle Migrazioni

domenica 16 marzo 2008

I tre consigli

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Un giorno un uomo catturò un uccellino. L’uccellino disse: “ Non ti sarò di nessuna utilità da prigioniero, liberami ed io ti darò tre consigli preziosi”. L’uccellino gli promise che il primo consiglio glielo avrebbe dato mentre si trovava tra le sue mani, il secondo quando si sarebbe trovato sul ramo di un albero e il terzo quando si sarebbe trovato in cima ad una montagna.

L’uomo accettò le condizioni e chiese all’uccellino il primo consiglio.

“Se perdi qualcosa – disse l’uccellino – anche se la desideri più della tua stessa vita, non rattristarti mai”.

L’uomo come d’accordo, liberò l’uccellino e lui si mise sul ramo dell’albero.

“Non credere mai alle cose che vanno in contro ad una giusta e sana logica” - diede l’uccellino come secondo consiglio. Poi prese il volo e andò in cima della montagna. Da li disse all’uomo:

“Poverino. Dentro alla mia pancia si trovano due grosse pietre preziose. Se mi avessi ucciso adesso quelle pietre preziose sarebbero tue.”

L’uomo si rammaricò per quello che aveva perso, chiese all’uccellino il terzo consiglio.

“ Tu sei veramente sciocco” – disse l’uccellino.

“ Mi stai chiedendo il terzo consiglio mentre non ti sei soffermato neanche un attimo sui primi due consigli.”

“ Ti ho detto di non rammaricarti per le cose che perdi, e di non credere alle cose che vanno in contro alla giusta e sana logica. E in questo momento tu stai facendo proprio il contrario dei miei consigli. Ormai sei preda a delle ridicole assurdità e ti stai rammaricando sul fatto di aver perso qualcosa. Non vedi o pover uomo che io sono troppo piccolo per tenere dentro di me due grosse pietre preziose? Sei veramente sciocco. E per questo che continuerai ad essere prigioniero ai confini umani."