venerdì 18 aprile 2008

Sugli Attentati Fronte Combattente Cristiano

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Stava per “alzare il tiro” (contro i musulmani)

Arrestato Roberto Sandalo per “incendio doloso continuato e aggravato da discriminazione religiosa


Conferenza stampa del PM Spataro:
grave anche l’irresponsabilità di certi politici e giornalisti

Servizio di Abdullah Paolo Gonzaga (per Islam-onLine.it)

Roby il pazzo, come lo chiamavano in Prima Linea, l’organizzazione armata di sinistra, nell’ambito della quale su era macchiato di almeno 110 reati di cui tre omicidi, tutti cancellati in cambio della sua collaborazione con gli inquirenti, si era da tempo convertito ad una sua particolare visione del cristianesimo e della nazione.


Lo hanno preso la notte tra il 9 e il 10 aprile dopo che altre due auto erano state incendiate nei pressi del Centro islamico di Milano-Segrate e dopo che un altro veicolo era bruciato davanti all’ingresso della moschea di Via Quaranta, sempre nel capoluogo lombardo. Il quest’ultimo caso l’azione era stata rivendicata dal “Fronte Cristiano Combattente”, una sigla che aveva già firmato l’attentato che subì la sede milanese (e nazionale) dell’organizzazione umanitaria “Islamic Relief” giusto un anno orsono, il 13 aprile del 2007. In quell’occasione la rivendicazione minacciava di morte anche il sottoscritto, nella sua funzione di direttore delle attività in Italia dell’ente umanitario del Regno Unito.
Dopo I.R. furono attaccate la sede della Co.Re.Is in via Meda, un negozio appartenente ad un immigrato musulmano, per ben tre volte la moschea di Abbiategrasso.
Le indagini della DIGOS di via Fatebenefratelli si erano orientate negli ambienti dell’integralismo cattolico xenofobo e antislamico in cui spiccava la figura di Roberto Severini, questo il nome che Sandalo aveva assunto dopo la liberazione dal carcere (in tutto c’era rimasto più o meno due anni). Severini-Sandalo aveva cercato di entrare nelle Guardie Padane e il suo tentativo di infiltrazione era stato denunciato addirittura da Borghezio. Negli ultimi anni si era fatto vedere spesso in manifestazioni e marce antislamiche: contro la costruzione delle moschee di Colle val d’Elsa e Bologna e contro “l’islamizzazione dell’Europa” davanti all’ufficio milanese del Parlamento di Strasburgo.
E’ stato comunicato dalla Questura, che gli hanno trovato: una tanica contente 5 litri di benzina, un fucile ad aria compressa, due taniche di diserbante e altre bottiglie contenti miscele infiammabili, 7 bottiglie molotov già pronte con innesco in cartone e miccia di stoffa, un tubo di metallo con entrambe le estremità dotate di innesco, un ascia, altro materiale per il confezionamento di ordigni esplodenti, un manganello telescopico, uno spray urticante, un timbro con la scritta “Stop all’Islam” e altro materiale atto ad offendere.
Nella conferenza stampa tenuta nel pomeriggio in Questura il PM Spataro ha sottolineato la pericolosità del personaggio, che benché impunito è un pluriomicida (nel 1979, in meno di tre mesi uccise il vigile urbano Bartolomeo Mana durante una rapina di Prima Linea, un barista, Carmine Civitate e il dirigente Fiat Carlo Ghiglieno).




Il magistrato ha detto che le azioni antislamiche che gli vengono imputate hanno rischiato di provocare conseguenze ben più gravi delle semplici devastazioni materiali dei suoi obiettivi e che le ultime rivendicazioni e quanto ritrovato fanno pensare che si apprestasse ad un ulteriore salto di qualità. L’ultima rivendicazione, quella a seguito dell’incendio dell’auto di un frequentatore della moschea di via Quaranta, annunciava che avrebbe “alzato il tiro” circostanza questa che forse ha impresso un’accelerazione decisiva alle indagini già in corso.



Il PM ha voluto rassicurare la comunità islamica sull’imparzialità delle istituzioni e ha rammentato come l’uso del linguaggio da parte di chi ha un ruolo pubblico debba essere improntato al senso della responsabilità affinché a nessuno venga mai in mente di mettere in atto le frasi infuocate di certi leaders. Un ultima (benedetta) stoccata il dott. Spataro l’ha riservata a “certa stampa e certi giornalisti” che al momento degli attentati parlarono di “faide interne” alla comunità dei musulmani di Milano. Il magistrato ha denunciato il pericolo che deriva da un atteggiamento di questo tipo e l’irresponsabilità di chi fa certe dichiarazioni o scrive certe cose.
Alle pressanti domande dei giornalisti presenti il PM o non ha voluto confermare né smentire la possibilità di altri fermi, limitandosi a dire che le indagini sono in corso.


E se tanto mi da tanto Roby il pazzo non starà molto a cantarsela… con i suoi precedenti…

lunedì 14 aprile 2008

Appello Islamico

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Pubblico qui un appello giuntomi da un carissimo fratello di più che fiducia e qui vi riporto nella speranza che possa utile.

salam alaikum fratelli e sorelle.
In Albania circa 2 mesi fa son state cacciate dalla scuola superiore due ragazze musulmane che portavano il velo. Il motivo è stato solamente perchè esse portavano il Hijab, nonostante che in Albania non ci dovrebbero avere problemi nel portare il Hijab nelle scuole. Il padre delle ragazze vuole fare causa alla scuola e vuole iscrivere le sue figlie in una scuola privata in modo tale che loro abbiano l'istruzione che meritano. Purtroppo i soldi in Albania non piovono dal cielo e abbiamo chiesto l'aiuto dei fratelli e le sorelle qua in Italia in modo tale da contribuire nel birry wa ttaqwa. Qualsiasi offerta anche se minima è gradita e speriamo che Allàh la moltiplichi il Giorno del Giudizio con tantissimi zeri....Jasakumu Allahu khayran bi alf jasaa

Carta PostePay
Numero carta : 4023 6004 2958 1764
data di scadenza : 09/10 Titolare della carta: Edvin

Arrestato Il Crociato

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo


TERRORISMO: ISLAMIC RELIEF, ARRESTO SANDALO NON CI SORPRENDE

IL DIRETTORE DELL'ONG ISLAMICA OBIETTIVO DI UN ATTENTATO COMPIUTOLO SCORSO ANNO DALL'EX PRIMA LINEA


Milano, 10 apr. - (Aki) - "Non siamo affatto sorpresi per l'arresto ordinatodalla procura di Milano dell'ex Prima Linea, Roberto Sandalo, in merito alleindagini sugli attentati contro le moschee e i centri islamici lombardi". E'questa la reazione di Abdullah Gonzaga, direttore per l'Italia dell'ongIslamic Relief, oggetto nell'aprile dello scorso anno di un attaccoincendiario compiuto con il lancio di una bomba molotov contro la propriasede milanese. "L'attentato che abbiamo subito noi è stato il primo dellaserie che ha poi toccato gli altri centri islamici della regione - spiegaGonzaga ad AKI - ADNKRONOS INTARNATIONAL - ed è stato l'unico a essererivendicato con una sigla che era quella del fantomatico 'Fronte cristianocombattente' che lanciava minaccia nei miei confronti".Gonzaga confermaquanto trapelato in queste ore dalla procura, che parla della partecipazionedi Sandalo a manifestazioni di carattere anti-islamico tenutesi a Milano."Avevamo saputo che questo personaggio era entrato nelle fila di gruppi notiper le loro posizioni islamofobiche - afferma -. Inoltre era stato visto auna manifestazione anti islamica che si è svolta a Milano in occasionedell'11 settembre. Sin dall'epoca sostenevo che solo persone che hanno inodio le organizzazioni impegnate nel dialogo interreligioso e che cercano dicostruire ponti tra diverse culture e fedi potevano essere i responsabili diquegli atti. Temiamo che chi ci ha attaccato frequenti proprio quegliambienti".



(Ham/AKI)10-APR-08 14:23

giovedì 10 aprile 2008

La Finanza Islamica

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Principali elementi di finanza islamica:

· il Corano proibisce l’interesse che rimane sempre illegittimo
· non può esserci guadagno senza compartecipazione al rischio, nel caso di un prestito che non comporta la spartizione del rischio, ogni rimborso che superi l’ammontare del prestito è RIBA’ , e quindi Haram (vietato)
· sono vietati gli investimenti verso aziende produttrici o che trasformano: alcool, prodotti a base di suini, servizi di investimento, finanziarie, banche, assicurazioni, azzardo, hotel, casinò, cinema, musica, media, pornografia, scommesse, armi, difesa militare, trasformazione del tabacco.
· Sono vietati investimenti verso aziende che abbiano sopravvenienze attive derivanti da interessi bancari superiori al 5% delle entrate (a meno che non siano destinate a scopi sociali o caritatevoli)
· Le aziende che compongono il Dow Jones Islamic Market devono :
-avere un rapporto tra il loro debito totale e la capitalizzazione media del mercato annuale superiore o uguale al 33%
-avere un rapporto tra la somma della cassa e di titoli che danno diritto a una parte di utile in forma di dividendo diviso la capitalizzazione media del mercato annuale superiore o uguale al 33%
-avere un rapporto crediti verso la clientela sul totale attivo superiore o uguale al 45%
· No acquisto titoli obbligazionari (poiché prevedono un interesse predeterminato all’origine)
· I flussi economici delle attività musulmane non devono mischiarsi con quelli non islamici (ad esempio nel caso di una Banca italiana che apra uno sportello islamico sarebbe necessaria una perfetta separazione contabile dello sportello islamico rispetto alle altre attività “contaminate” dall’applicazione di tassi di interesse.
· È probito chi incoraggia il monopolio
· Secondo la Shari’à ricorrere al debito non dovrebbe essere considerato un fenomeno ordinario e naturale ma utilizzato solo in caso di necessità
· Mutui erogati quindi senza interessi

ALCUNI CONTRATTI RISPETTOSI DELLA SHARI’A’

-Mudaraba (accomandita) dove la banca svolge il ruolo di intermediario commerciale, che compra le merci necessarie ai suoi clienti rivendendole loro e realizzando un profitto.
Si divideranno gli eventuali profitti, ma non le perdite che rimangono a totale carico della Banca.
-Musharaka (Associazione) la banca ed un imprenditore conferiscono capitale in un progetto determinato dividendo il profitto atteso secondo la percentuale stabilita. Ognuno sopporta l’eventuale perdita
-Ijàra wa iqtinà Operazioni di Leasing : il cliente paga periodicamente un canone comprensivo del costo d’acquisto del macchinario sostenuto dalla banca e un canone d’affitto per l’utilizzo del bene strumentale
-bai’mu’ajjal vendita a termine
-muràbaha vendita a premio
-Al-Istisnà appalto islamico: contratto attraverso il quale una delle parti ordina all’altra di fabbricare e fornire un bene, descritto nel contratto, con data di consegna,prezzo e data di pagamenti determinati.
-Al-Istisnà al-Tamwili : due contratti istisnà , nel secondo contratto la Banca subappalta a un contractor la fabbricazione del bene secondo specifiche previste.
-Salam contratto di vendita il cui il pagamento viene effettuato anticipatamente al momento della stipula, a fronte della consegna del bene o del servizio in una data
futura. Viene normalmente adoperato per beni fungibili con pagamento rateale.
-Manzil Murabaha : si tratta del Mutuo islamico, è stato lanciato a Londra dalla Unit Bank od Kuwait : unico inconveniente , costa il 40% in più di un mutuo normale (doppio trasferimento di proprietà, accantonamento del 100% da parte della Banca dell’importo erogato per tutelarsi dall’insolvenza , doppia imposizione fiscale;
Il cliente sceglie l’immobile, si accorda sul prezzo col venditore. Il cliente paga lo 0,1% del prezzo di acquisto per fare eseguire la perizia. La banca acquista l’immobile e lo rivende al cliente con ricarico. Il cliente paga le rate uguali, mensili per un periodo di 15 anni. L’immobile è registrato a nome del cliente con ipoteca legale a garanzia della banca. Nel prezzo che il cliente paga sono comprese le spese amministrative ed un rendimento per coloro che hanno investito nella banca e fornito i fondi del mutuo e per un margine di profitto.
-Manzil ijara, garantisce invece maggiore flessibilità al cliente. Il cliente sceglie l’immobile e si accorda sul prezzo.La Banca acquista l’immobile e si accorda per rivenderlo allo stesso prezzo entro un max di 25 anni. Durante questo periodo il cliente paga l’affitto alla banca.L’affitto viene fissato di anno in anno e corretto al ribasso per tenere conto delle rate già pagate . Il cliente può acquistare dalla Banca l’immobile in qualsiasi momento. L’affitto contiene tre elementi : il rimborso della somma che la banca ha utilizzato per acquistare l’immobile, l’affitto dell’immobile che è fonte di profitto per la banca, e la rata mensile che è la somma che serve a coprire il costo dell’assicurazione che la banca deve pagare sull’immobile.

Uno dei TANTI vantaggi della finanza islamica: comprendere meglio il “rischio” nella realtà in cui operano.
La distanza dal rischio reale riduce la vera conoscenza e comprensione di tale rischio (vedi crisi mondiale americana dei mutui sub-prime).

Maggiori Gruppi bancari Islamici :
DALLAH ALBARAKA GROUP (Arabia Saudita)
LA DAR AL MAAL AL ISLAAMI Trust (Famiglia Reale Saudita)
AL-RAJHI GROUP (Arabia Saudita)
TII-THE ISLAMIC INVESTOR (Kuwait)

Istituzioni Multinazionali NON islamiche :
CITIBANK, HSBC BANK Plc, BNP Paribas, ABN Amro, Sociètè Generale, UBS, PICTET, BARCLAYS.
Che hanno già iniziato ad usare tecniche islamiche per la loro attività verso clienti musulmani.

domenica 6 aprile 2008

Lo Sceicco Ahmad Deedat

Nel nome di Allàh il Misericordioso il Clementissimo

Ahmed Hoosen Deedat è nato il 1918 a Tadkeshvar nella provincia di Surat ad est dell’India, da Hoosen Qassim Deedat, un africano del sud. Ahmed Deedat raggiunse il padre in Sudafrica all’età di nove anni, dove cominciò a frequentare la scuola islamica “Anjuman Islamic” dove apprese gli insegnamenti del Corano e della lingua inglese. In seguito studiò in una scuola statale, fino al 1934. In India e in Africa ha frequentato e lavorato con gli ebrei, che gli causarono diversi problemi, e con i missionari cristiani britannici. Nel periodo in cui era a stretto contatto con i missionari, Deedat non conosceva molto bene l’Islam, e soffriva così per questa mancanza, poiché non riusciva a dare spiegazioni soddisfacenti ai cristiani, sia sulla Bibbia, sia sul Corano. All’improvviso venne a conoscenza dell’esistenza di un libro, pubblicato nel 1915, che gli cambiò la vita e s’intitola “Izharu alhaqq”, (La verità giusta). Questo libro divenne per Deedat un’arma di difesa dai missionari, ed incominciò ad avere con loro lunghe conversazioni, dei veri e propri dibattiti. In uno di questi conobbe un inglese musulmano, M. Fairbax.
Un giorno M. Fairbax non si presentò ad uno dei dibattiti e Deedat lo sostituì, per un lungo periodo che durò ben tre anni. Deedat di giorno lavorava e la sera studiava in un liceo tecnico, il M. L. Sultan, dove studiava dattilografia, contabilità, matematica e altre materie. I testi sacri quindi, non li ha approfonditi a scuola, bensì per conto suo, era un’autodidatta, attento e preparato. Dopo aver sviluppato la sua conoscenza culturale e religiosa, nel 1949 decise di viaggiare, anche perché non pensava di rimanere a lungo in Sudafrica. Il Pakistan è stato il primo paese che l’ha colpito perché gli ricordò l’India, il suo paese d’origine.
Rimase in Pakistan per tre anni, per lavoro. Riconobbe l’utilità della sua esperienza come venditore e come impiegato nell’amministrazione, ciò lo mise di fronte a due scelte, doveva decidere se ottenere la cittadinanza pakistana o tornare in Sudafrica. Scelse quest’ultima. In Sudafrica gli offrirono un lavoro e sostituì -dopo qualche anno di gavetta- il direttore passato all’altra vita. Deedat aveva già lavorato in quel settore amministrativo. Dopo un po’ di tempo lasciò il lavoro per fare Dawa, (Invito all’Islam) in tutto il mondo.
Cominciò così ad organizzare dibattiti religiosi sul cristianesimo, ebraismo e Islam con personalità religiose. Dibattiti eccellenti dal 1954, interminabili discussioni con i cristiani, con i quali si dimostrò molto schietto, non si nascondeva dietro a lunghi ed inutili discorsi, era diretto e spiegava le cose con il sorriso. Deedat era più di un semplice studioso della Bibbia, spiegava degli aspetti del testo cristiano e del Corano a molti ancora sconosciuti. Un giorno, un gruppo di turisti lo chiamarono a Johannesburg per tenere dei dibattiti in occasione della nascita del Profeta Muhammad (pace e benedizione su di lui), la celebrazione si chiama “dikr al mawlìd al nabawi”.
Prese l’aereo senza esitare e disse: “Johannesburg e perché no Durban?”. Era il 1958. Nel Dicembre di quell’anno tenne la prima conferenza, e la seconda a Durban, come lui desiderava. Ci fu così l’occasione per ottenere la residenza 75 km da Durban. Fece costruire il centro della pace “As-salam”, centro di formazione per i musulmani, per poi diventare in seguito un centro mondiale per Dawa, l’Islamic Propagation Centre International (IPCI). Nel 1959 la sua conoscenza arrivò ad un livello superiore e diventò così Guida islamica. Ha ottenuto riconoscimenti da parte di paesi musulmani, cristiani, buddisti e indù, come in Europa, in America, in Africa, in Asia. Nella regione del CAP a Green Point tenne una delle migliori conferenze di fronte a 3 mila persone, che rimasero ammutolite dinnanzi a tanta preparazione. E’ stato triste il giorno in cui, all’IPCI, Deedat perse improvvisamente la parola, il più grande dono di Dio, che possa aver ricevuto, per far conoscere, attraverso i suoi dibattiti, il Vero messaggio dell’Islam al mondo intero. Si ammalò nel 1996, dopo il suo breve soggiorno in Australia, dove si era recato per i suoi dibattiti, tra i migliori mai riusciti, di fronte ad una grande folla a Sydney, proprio nel periodo di Pasqua, dal titolo “Il punto di vista di un musulmano”. E’ stata la sua ultima lezione. Costretto ormai a letto a causa della sua malattia durata circa 10 anni, fino al momento in cui è passato all’altra vita, l’8 Agosto 2005.
Ha scritto diversi volumi che trattano argomenti diversi come: la religione, la politica, ecc…
Inoltre ha scritto: “La Bibbia è la parola di Dio?” e “Gli arabi e Israele: conflitto o conciliazione?”. Il suo primo libro “Muhammad nell’Antico e Nuovo Testamento” risale agli inizi degli anni 50.

Che Allàh gli usi Misericordia

Traduzione del fratello
AbdEl Kawi M. Dello Russo

giovedì 3 aprile 2008

mercoledì 2 aprile 2008

La Vita Terrena

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Uno scienziato dell'Islàm disse una volta per far comprendere un concetto chiave dentro l'ideologia islamica ai suoi discepoli:

I beni, i benefici, i godimenti, i piaceri ... terreni sono come l'ombra di un uomo. Esso molto spesso si mette ad inseguirla cercando di afferrarla mentre essa gli sfugge; il musulmano, invece, va avanti per la sua strada sicché essa lo insegue.

Disse un altro sapiente:

La vita terrena è il paradiso del miscredente ed è l'inferno del credente

Dice l'Onniscente:

Ma voi preferite la vita terrena, (16)
mentre l'altra è migliore e più duratura. (17)
[Sublime Corano; LXXXVII:16-17]
Ai miscredenti abbiamo reso piacevole la vita terrena ed essi scherniscono i credenti. Ma coloro che saranno stati timorati saranno superiori a loro nel Giorno della Resurrezione. Allah dà a chi vuole, senza contare.(212)
[II:212]

Questa vita terrena non è altro che gioco e trastullo. La dimora ultima è la [vera] vita, se solo lo sapessero! (64)
[XXIX:64]