lunedì 11 febbraio 2008

Rassegna Stampa - Attacco alla Moschea di Battipaglia

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo
Gli articoli sono tratti dal quotidiano “Il Mattino” edizione di Salerno del 2-2-2008

02/02/2008

L’attentato è avvenuto poco prima dell’inizio della preghiera. L’imam: avverto intolleranza

Bomba carta contro la moschea

L’ordigno esplode nella struttura di Battipaglia. Ferito al volto un giovane


Bomba carta nella moschea: è accaduto a Battipaglia in via Ripa dove la forte deflagrazione ha
mandato in frantumi il pavimento e l'intonaco di una parete. Due fedeli sono stati colpiti dalla schegge dell'ordigno, uno ha rischiato di perdere la vista, l’altro è solo rimasto assordato per lo scoppio.
L’esplosione è avvenuta alle 18,30: duee giovani a quanto sembra avrebbero gettato l'ordigno nella moschea approfittando della porta di ingresso aperta. Difficile stabilire per il momento se si è trattato di un attentato o di una bravata. I due feriti sono subito stati soccorsi e le forze dell'ordine hanno avviato immediatamente le indagini. Gli investigatori hanno ascoltato i feriti per ricostruire l'accaduto. Molti abitanti di via Ripa dopo l'esplosione si sono precipitati in strada per rendersi conto di quanto accaduto.
L'ordigno forse solo per pura coincidenza è stato fatto esplodere pochi minuti prima dall'inizio delle preghiere e nella mosche non c'era quasi nessuno. Due anni fa si era già verificato un altro episodio simile. Anche in quell'occasione fu lanciato materiale esplosivo, una bottiglia molotov, contro la moschea. PANARO A PAG. 45

02/02/2008


Bomba carta in moschea ferito al volto un ragazzo


PAOLO GIOVANNI PANARO Battipaglia. Bomba carta scoppia nella moschea. La forte deflagrazione ha mandato in frantumi il pavimento e l'intonaco di una parete. Due musulmani sono stati colpiti dalla schegge dell'ordigno. Uno dei malcapitati Habdel Karim, 22enne, ha rischiato la vista ed è stato ferito allo zigomo e fortunatamente ora è fuori pericolo mentre un altro straniero è rimasto assordato dallo scoppio ed entrambi sono stati subito trasportati al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria della Speranza di Battipaglia e se la sono cavata con una decina di giorni di prognosi. La bomba carta è esplosa nel corridoio della moschea in via Ripa intorno alle 18,30 di ieri. La deflagrazione è stata molto violenta. Sul posto si sono precipitati i vigili urbani, la polizia e i carabinieri. Le indagini sono comunque coordinate dalla Digos della questura di Salerno e dal commissariato di polizia di Battipaglia. Due giovani a quanto sembra avrebbero gettato l'ordigno nella moschea approfittando della porta di ingresso aperta. Difficile stabilire per il momento se si è trattato di un vero e proprio attentato o di una bravata. I due feriti sono subito stati soccorsi e le forze dell'ordine hanno avviato immediatamente le indagini per rintracciare i balordi che hanno fatto esplodere la bomba carta. I danni non sono ingenti e
la struttura portante dello stabile dove è ospitata la moschea non è stata intaccata. Gli investigatori hanno ascoltato i feriti per ricostruire l'accaduto ed acquisire quanti più particolari necessari per il proseguimento delle indagini. Molti abitanti di via Ripa dopo l'esplosione si sono precipitati in strada per rendersi conto di quanto accaduto. Gli agenti della squadra scientifica della questura di Salerno e del commissariato di Battipaglia hanno effettuato tutti i rilievi necessari per fare piena luce sull'episodio. In tarda serata sono stati ascoltati, presso il commissariato di Battipaglia, altri musulmani che erano nei pressi della moschea quando è esplosa la bomba. L'ordigno forse solo per pura coincidenza è stato fatto esplodere pochi minuti prima dall'inizio delle preghiere e nella mosche non c'era quasi nessuno.

Due anni fa si era già verificato un altro episodio simile. Anche in quell'occasione fu lanciato materiale esplosivo, una bottiglia molotov, contro la moschea. Potrebbe trattarsi di un episodio di intolleranza nei confronti della comunità musulmana che in ogni caso a Battipaglia è ben accolta. Gli inquirenti al momento non escludono alcuna pista. Molti curiosi che hanno notato il via vai di poliza e carabinieri si sono precipitati in via Ripa per capire cosa fosse accaduto.
Una delle stanze della moschea danneggiata dall’esplosione


02/02/2008


«È stato un gesto di terrorismo»


«Come? Una bomba? È un gesto di odio incomprensibile verso la nostra comunità». Rachid Amaidia, imam (cioè autorità religiosa) della moschea di Battipaglia, è inebetito quando apprende la notizia dal cronista. «Sono appena andato via. Oggi è venerdì, un giorno santo per noi, C’è gente nella moschea. Questo è terrorismo». Chiude, fa telefonate ai conoscenti per sapere di più. Poi, di nuovo, si sfoga al telefono. «Ho sporto denuncia, sono stato con il ragazzo ferito in questura. Ora mi attendo immediate risposte dalle autorità». Cosa è accaduto? «Due ragazzi italiani hanno lasciato all’ingresso una bomba carta. Uno dei fedeli che stava entrando è stato raggiunto in pieno volto dall'esplosione». Come sta? «È un ragazzo maghrebino, Abdel Karim, ha quattro punti sotto un occhio, ha rischiato la vista» C’è paura? «Non è la prima volte che accade. Due anni fa era stata lanciata una molotov. Ora la bomba carta. Non mi vengano a dire che sono ragazzi, qui qualcuno sta dietro loro». Sapete chi è? «La prima volta abbiamo capito che era un ragazzo della zona ma non l'abbiamo denunciato. Ora i responsabili della sicurezza devono intervenire». Qual è il clima a Battipaglia? «Battipaglia razzista? No, il sindaco parla a favore dell'immigrazione e dell'integrazione». g.c.
Rachid Amaidia, imam di Salerno e di Battipaglia

02/02/2008

Padre Ezio «Tra noi c’è amicizia»


Battipaglia. «Piena solidarietà ai fratelli musulmani». Due parole per commentare lo concertante episodio, padre Ezio Miceli, parroco della chiesa Santa Maria della Speranza ubicata a poca distanza dalla moschea, cerca di spiegare le ragioni di quel che è accaduto. «Battipaglia è una città accogliente - afferma padre Ezio Miceli - e tutte le comunità sono impegnate per favorire la fratellanza. Spero che le forze dell'ordine facciano subito piena luce sull'accaduto». Padre Ezio ha appreso la notizia al termine della messa vespertina. «Molti fratelli musulmani - continua padre Ezio Miceli - quotidianamente si recano alla mensa dei poveri che la Caritas gestisce ormai da anni. Mi auguro non si tratti di un episodio di intolleranza». gp.pa.

02/02/2008


Il sindaco «Spero sia una bravata»


Battipaglia. «Un episodio che non va per nulla sottovalutato e che mi addolora - dice il primo cittadino di Battipaglia, Gennaro Barlotti - e che spero sia null'altro che una bravata». La notizia dell'ordigno gettato nella mosche di via Ripa poco prima che i musulmani iniziassero le preghiere in pochi minuti ha fatto il giro della città ed è giunta anche in Municipio dove era in corso una riunione tra il sindaco e i rappresentanti politici di maggioranza. «La nostra è una città ospitale e l'amministrazione comunale è molto impegnata su tal fronte. Bene hanno fatto i vigili urbani a precipitarsi alla moschea per sincerarsi sull'accaduto. Siamo tutti imepganti per dare manforte alle forze dell'ordine e rendere Battipaglia più sicura e vivibile». gp.pa.



fonte: Il Dialogo

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