venerdì 28 marzo 2008

L'Associazionismo e l'ostentazione

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Il più grande peccato è l’associare altri ad Allàh, ed è di due tipi:
il primo è rendere Allàh socio e adorare altro a suo posto come sassi, piante, sole, luna, profeti, maestri, astri, re o altro… e questo è il più grande peccato che l’uomo può commettere e che Allàh ha citato dicendo nel Sublime Corano in diverse ayat (di cui riportiamo solo alcune)
[1]:

48. In verità Allàh non perdona che Gli si associ alcunché ; ma all’infuori di ciò perdona chi vuole. Ma chi attribuisce consimili ad Allàh commette un peccato immenso.

116. No! Allàh non perdona che Gli si associ alcunché. Oltre a ciò, perdona a chi vuole. Ma chi attribuisce consimili ad Allàh, si perde lontano nella perdizione.[2]
13. Attribuirgli associati è un’enorme ingiustizia.[3]

72. Quanto a chi attribuisce consimili ad Allàh, Allàh gli preclude il Paradiso, il suo rifugio sarà il Fuoco.[4]
Quindi chi associa altri ad Allàh e muore in questa sua condizione senza alcun dubbio il suo destino è l’Inferno; così come chi muore testimone dell’Unità e dell’Unicità e dell’Unipersonalità di Allàh entra in Paradiso, anche se può subire il castigo dell’Inferno. Nel Sahih viene riportato che il Profeta - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria - disse ripetendo tre volte: ‘Non volete che vi informi dei più gravi kaba’ir (i più gravi peccati)?’; risposero: ‘al contrario o Profeta di Allàh’; disse - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria - mentre era sdraiato: ‘l’associare altri ad Allàh e l’opporsi ai propri genitori ’ – poi si sedette e continuò – ‘ anche il dire il falso e il testimoniare il falso ’ e continuò a ripeterla fino a che non pensammo: magari non lo avesse detto. (hadith su cui si concorda l’autenticità) rafforzato dal hadith già riportato in cui disse - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria : evitate le sette abominevolezze e poi citò come primo l’associare altri ad Allàh (as-shirq).

Il secondo tipo di associazionismo (shirq) invece è ciò che viene chiamato ar-riya’: l’ostentazione, ovvero fare (o evitare di fare) un’azione buona per essere visti e lodati dalla gente. Egli L'Altissimo ci avverte di questo nel Sublime Corano:

110. Chi spera di incontrare il suo Signore compia il bene e nell’adorazione non associ alcuno al suo Signore.[5]

Confermando e completando il Messaggero di Allàh - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria - disse: ‘ Attenzione dal compiere il piccolo shirq ‘, dissero ‘cos’è il piccolo shirq O Messaggero di Allàh? ‘, rispose - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria: ‘ l’ostentazione (ar-riya’). Allàh l’Altissimo dice il giorno in cui vengono ricompensati i suoi servi per le loro azioni, andate da coloro per i quali operavate con ostentazione (riya’) e vedete se possono ricompensarvi ‘
[6]
Disse anche - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria: ‘ Allàh dice: chi compie un’azione avente come fine Me e altri a cui mi associa, allora questa azione è per colui con cui mi ha associato e io da questa mi dissocio ’[7]
Ci riporta Abi Huraira - che Allàh si conpiaccia di lui - che il Messaggero di Allàh - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria - disse: ‘ è possibile che uno digiuna (sa’im) e non ottiene niente del suo digiuno se non la fame e la sete, ed è possibile che uno rimanga sveglio [in adorazione] durante la notte e non ottiene niente dalla sua veglia se non il sonno ‘; ovvero che se il suo digiuno e la sua adorazione non hanno come fine unico il Volto dell’Altissimo allora non hanno alcuna ricompensa.[8]
Ci è stato riportato anche di lui - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria - che disse: ‘colui che opera al fine della sua apparenza e il suo prestigio [tra la gente] è come colui che riempie il suo sacco di legname e entra nel mercato volendo comprare e quando lo apre dinanzi al venditore trova solo legname con il quale si colpisce la testa [per il suo rammarico], mentre non ha alcun beneficio nel suo sacco se non il dire della gente: com’è pieno il suo sacco, senza che però gli venga dato niente. Così come colui che opera per la sua apparenza e il suo prestigio [tra la gente] non ottiene niente dal suo operato se non le lodi della gente e non ha alcuna ricompensa nella vita Ultraterrena. ‘[9]
Mentre Allàh l’Altissimo dice:

23. Abbiamo giudicato le loro opere e ne abbiamo fatto polvere dispersa.[10]

Ovvero le opere che hanno compiuto consociando alla ricompensa di Allàh altre ricompense non avranno alcun valore e la renderà come una polvere dispersa.

Ci riporta ‘adiyu Ibnu Hatim Atta’iyyi - che Allàh si compiaccia di lui - del Messaggero di Allàh - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria - disse: ‘ Viene ordinato, il Giorno del Giudizio, di condurre un gruppo di persone in Paradiso fino a che non vi sono entrati, respirato dal suo profumo, visto i suoi palazzi e ciò che Allàh ha preparato per coloro che la abiteranno, viene poi ordinato di tirarli fuori perché non avranno nessun godimento e ritornano con dispiacere e pentimento che nessuno, ne i primi ne gli ultimi, sono mai tornati con un sentimento tale e dicono: Dio se ci avessi condotto all’Inferno prima che ci mostravi quello che ci hai mostrato di godimenti che hai riservato a costoro, [il nostro dolore] sarebbe stato meno penoso. Allàh l’Altissimo risponde: ‘ed è quello che volevo. Quando vi ritiravate [solitari] mi combattevate con gravi peccati, e quando incontravate la gente la incontravate mukhbitin e operavate con ostentazione (riya’) nelle vostre opere verso la gente contrariamente a ciò che mi davate con [sincerità dal] il vostro cuore. Davate importanza alla gente e non la davate a Me, riconoscevate la maestà alla gente e a Me no, avete rinunciato per la gente e per Me non avete rinunciato, oggi vi faccio assaggiare il mio castigo più grave assieme al mostrarvi la mia miglior ricompensa di cui vi ho privato.
[11] Un uomo chiese al Messaggero di Allàh - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria: ‘quale è la salvezza?’; rispose - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria: ‘non volere ingannare Allàh’, disse l’uomo:’ e come è possibile voler ingannare Allàh?’, rispose - che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria: ‘compiere un’azione che Allàh e il Suo Messaggero ti hanno ordinato di fare con l’intenzione di avere una ricompensa che non sia il Volto di Allàh; e stai attento dall’ostentazione (ar-riya’) in quanto è il piccolo shirq[12], l’ostentatore il Giorno del Giudizio verrà chiamato dinanzi a tutta la gente con quattro nomi: o ostentatore, o traditore, o fajir, o perdente, sviato è il tuo operato, persa è la tua ricompensa, non hai nessuna ricompensa da noi, vai e prendi la tua ricompensa da chi operavi per lui, o falso.[13]
È stato chiesto ad alcuni saggi – che Allàh li usi misericordia – chi è il mukhlis (sincero)? Risposero: il mukhlis è colui che nasconde le proprie buone azioni (hasanat) come nasconde le sue cattive azioni (sayi’at). Venne chiesto ad altri di loro qual è la caratteristica dell’Ikhlas (sincerità)? Risposero: il non amare la lode della gente. Mentre il Fadil banu ‘ayad - che Allàh si compiaccia di lui - disse: ‘evitare un lavoro per paura della [lode della] gente è ostentamento (riya’), il lavoro con ostentamento per la gente è shirq (associazionismo), mentre l’ikhlas (devozione) c’è se Allàh ti preserva da queste due.’


[1] le ayat nel Sublime Corano che citano in vari modi l’associare altri ad Allàh (as-shirq) sono circa centosessantacinque ayah.
[2] Surat An-Nisa’ – 48, 116
[3] Surat Luqman, 13
[4] Surat Al-Ma’idah, 72
[5] Surat Al-Kahf, 110
[6] Riportato dal imam Ahmad da Ibnu Abbass e dal Bayhaqi; Almundariy disse di questo Hadith nel libro attarghib wa attrhib hatdith buono (jayid). Oltre ad essere riportato da altre fonti con diverse parole ma con un unico significato.
[7] Riportato da Ibnu Majid con giusti riferimenti (musnad sahih) e da Muslim con la sola omissione dell’ultima parte ‘e io da questa mi dissocio’.
[8] Riportato da Iben Majid, dal imam Ahmad, dal Tabarani e dal Hakim; riportato anche dal Bayhaqi e da Iben Mardawih con diverso riferimento.
[9] Ibnu Hujrah disse nel libro alZawajir che queste sono parole di alcuni saggi e che non è nei ahadith del Nobile Profeta sas.
[10] Surat Al-Furqan, 23
[11] Riportato da At-Tabariy, da Abu Na’im e dal Baihaqi e da altri.
[12] Cioè è un modo di associare nelle azioni altri fini all’unico fine ovvero l’ottenere la ricompensa da Allàh e da nessun altro che Egli swt.
[13] Riportato da Iben Abi Ad-Dunya riferito da Jabla Alyahsibi riferito da sahibiy ed è debole di referenziati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Salam alaykum, scrivi dei post davveero belli e interessanti fratello. Jazak Allahu khair. Salam alaykum.

Yassin B. ha detto...

Wa alaiki assalam sorella Aisha,
wa anti insha'Allàh min ahli al jazaa. Spero tanto che possano essere utili per me quanto per voi.. Baraka Allàh fiki wa salàm.