domenica 16 marzo 2008

I tre consigli

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Un giorno un uomo catturò un uccellino. L’uccellino disse: “ Non ti sarò di nessuna utilità da prigioniero, liberami ed io ti darò tre consigli preziosi”. L’uccellino gli promise che il primo consiglio glielo avrebbe dato mentre si trovava tra le sue mani, il secondo quando si sarebbe trovato sul ramo di un albero e il terzo quando si sarebbe trovato in cima ad una montagna.

L’uomo accettò le condizioni e chiese all’uccellino il primo consiglio.

“Se perdi qualcosa – disse l’uccellino – anche se la desideri più della tua stessa vita, non rattristarti mai”.

L’uomo come d’accordo, liberò l’uccellino e lui si mise sul ramo dell’albero.

“Non credere mai alle cose che vanno in contro ad una giusta e sana logica” - diede l’uccellino come secondo consiglio. Poi prese il volo e andò in cima della montagna. Da li disse all’uomo:

“Poverino. Dentro alla mia pancia si trovano due grosse pietre preziose. Se mi avessi ucciso adesso quelle pietre preziose sarebbero tue.”

L’uomo si rammaricò per quello che aveva perso, chiese all’uccellino il terzo consiglio.

“ Tu sei veramente sciocco” – disse l’uccellino.

“ Mi stai chiedendo il terzo consiglio mentre non ti sei soffermato neanche un attimo sui primi due consigli.”

“ Ti ho detto di non rammaricarti per le cose che perdi, e di non credere alle cose che vanno in contro alla giusta e sana logica. E in questo momento tu stai facendo proprio il contrario dei miei consigli. Ormai sei preda a delle ridicole assurdità e ti stai rammaricando sul fatto di aver perso qualcosa. Non vedi o pover uomo che io sono troppo piccolo per tenere dentro di me due grosse pietre preziose? Sei veramente sciocco. E per questo che continuerai ad essere prigioniero ai confini umani."

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