giovedì 14 febbraio 2008

L'Imam Malek ibnu Anas

Nel nome di Allàh il Misericorde il Clementissimo

Il suo nome è Malek ben Anas ben ‘Amer Alasaaby, abu AbdAllah ed è stato chiamato l’Imam della Casa dell’Egira (ossia di Medina). È nato nell’anno egirico 93 a Medina. Era un uomo alto, robusto, occhi azzurri, barba lunga ed era conosciuto già da bambino per la sua buona educazione, la pacatezza, la notevole velocità mnemonica e di comprensione. È uno dei quattro Imam che hanno iniziato le rispettive quattro scuole giuridiche.
Visse la sua intera vita a Medina, città dove scese parte della rivelazione, dove sono state imposte le regole e le norme dello Stato Islamocratico e luogo dove si sono radunati tutti i Compagni del Profeta – che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria – e dopo di loro fu meta dei giuristi e degli scienziati. Si spostò una volta sola da questo luogo benedetto per andare a Mecca in osservanza del quinto pilastro dell’Islam: il pellegrinaggio.
Apprese un grande sapere dagli sceicchi di Medina e, all’età di diciassette anni, gli fu riconosciuto da questi la sua preparazione nella conoscenza dei hadith e della giurisprudenza; così da permettergli di cominciare già da subito ad insegnare. Disse lo stesso Imam, che Allàh si compiaccia di lui:”non mi sono seduto a fare fatwe finché settanta sceicchi mi attestarono che ne ero in grado”.
Lo sceicco Malek prese subito la qualità dell’Imam di Medina allorché tutti gli scienziati di Medina del suo tempo concordarono nella sua notevole devozione e conoscenza. Disse l’Imam Asshafi’i: Malek è una prova di Allàh sulla sua creatura. Disse Abderrahman ben Mahdi: non ho mai visto una persona più sapiente e saggia o più devota di Malek. Infine tutti gli Imam gli testimoniarono la sua qualità dicendo: nessuno puo’ fare fatwe fin tanto Malek è a Medina.
La sua fama raggiunse presto tutto l’Impero islamico sì da portare i studiosi a ‘migrare’ a Medina per poter apprendere da lui. Questo fatto portò alla conoscenza la sua scuola giuridica in diverse parti dell’Impero che, tramite i suoi allievi, si diffuse.
Disse Iben Ainiya: lo sceicco Malek non parlava con hadith che non fossero Sahih (autentici) e di cui fosse sicuro e penso che Medina cadrà in disgrazia dopo di lui (relativamente al sapere).Dai suoi scritti, l’Imam Malek, ha lasciato il Muwata’ sul quale ci spese quaranta anni per la sua stesura, è una raccolta di diecimila hadith e viene considerato come il suo capolavoro. Venne scritte in due diverse versioni, la prima è la versione di Muhammad ben Hasan Asshaibany che era compagno all’Imam Abu Hanifa mentre la seconda è la versione di Yahya ben Yahya Allaythi Alandalusy.
Un altro importantissimo libro che accompagna il Muwata’ è Almudawana ed è l’insieme dei pareri giuridici di questo illustre Imam.
Riferito da Abu Huraira, che Allàh si compiaccia di lui disse: disse l’Apostolo di Allàh – che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria: la gente uscirà con i suoi cammelli, quasi a far scoppiare il loro fegato [per i lunghi viaggi], in cerca di sapere e non troveranno nessuno più sapiente dello scienziato di Medina. E venne riferito di Ibn Aina che venne chiesto:” chi è lo scienziato di Medina?” Rispose – che Allàh lo Benedica e lo abbia in Gloria: “è Malek ibnu Anas” (riportato dal’Imam Atthirmidy nei sunan).
L’illustre Principe dei credenti Harun Arrashid chiese che gli venga portato l’Imam Malek per poter sentire le sue lezioni, ma la risposta dell’Imam è stata: “il sapere non si porta ma si va cercadolo”.
Non mancò dal subire attacchi da parte di alcuni governanti ai quali non piacevano alcuni suoi pareri. Questo arrivò al punto tale da potare Ja’far ben Sulaiman a colpirlo ripetutamente e violentemente sul braccio fin a slogarlo.

Disse Ismail ben Abi Uwais: Malek si ammalò e morì, sicché ho chiesto a dei vicini a lui cosa disse prima di morire, dissero fece le due testimonianze di fede (ashhadu allaa ilaha illa Allàh wa anna Muhammadan rasulu Allàh - testimonio che non c’è alcun dio all’infuori di Allàh e Muhammad è il Suo Profeta e Messagero) e poi disse:” appartiene ad Allah il destino del passato e del futuro” [XXX:4]. Morì il mattino del 14 del mese islamico di Rabi’ alAwal dell’anno 179 e pregò sulla sua salma il Principe AbdAllah ben Muhammad ben Ibrahim ben Muhammad ben Ali ben AbdAllah ben Abbas Alhashimy.

che Allàh gli usi Misericordia e si compiaccia di lui

Nessun commento: